Disturbi emotivi - affettivi dell' età evolutiva

Sostegno nella risoluzione dei disturbi emotivi – affettivi dell’ età evolutiva

Disturbi emotivi

Può succedere che nel corso dello sviluppo un bambino può manifestare preoccupazioni, paure, difficoltà a socializzare o a interagire con coetanei e adulti, fatica a separarsi dai genitori, difficoltà di concentrazione o rifiuto di andare a scuola. Possono manifestarsi comportamenti aggressivi o oppositivi. Tali manifestazioni possono interferire sul funzionamento e sull’adattamento del bambino ai contesti di vita e all’interno dei sistemi in cui è inserito (familiare, scolastico).
In età evolutiva si distinguono due categorie di disturbi: internalizzati, nei quali il disagio e la sofferenza sono vissuti interiormente dall’individuo e sono caratterizzati da sintomi di ipercontrollo (Ciocchetti e Toth,1991) e disturbi e esternalizzati che, invece, riguardano manifestazioni comportamentali rivolte verso l’esterno e sono caratterizzati da difficoltà nel regolare i propri comportamenti ed emozioni.

Nella prima categorie rientrano:

disturbi d’ansia, fobia scolare, depressione infantile e adolescenziale e il disturbo ossessivo – compulsivo.

Alla sfera dei problemi esternalizzati appartengono problemi comportamentali quali: disturbo da deficit d’attenzione e iperattività, disturbo oppositivo provocatorio, disturbo della condotta.

A tali disturbi si associano altre problematiche quali una bassa autostima, isolamento o ridotte interazioni sociali, problemi scolastici, demotivazione all’apprendimento, eccessi di rabbia.

La terapia cognitivo – comportamentale lavorando su pensieri, emozioni e comportamento, tre aspetti del funzionamento del bambino che sono strettamente interconnessi, costituisce uno dei più efficaci approcci per intervenire sulle problematiche emotive del bambino e dell’adolescente.
Accrescere la competenza emotiva, fornire strumenti per il riconoscimento e la verbalizzazione dei propri stati emotivi e per il fronteggiamento delle emozioni “spiacevoli” e delle situazioni difficili, ristrutturare i pensieri negativi che portano a reazioni emotive disfunzionali, sono aspetti del percorso di trattamento che favoriscono un cambiamento cognitivo ed emotivo e il raggiungimento del benessere emotivo.

“… è possibile favorire il benessere emotivo del bambino insegnandoli, quanto prima possibile, a pensare in modo corretto”. (Mario Di Pietro)